E' il quarto gioco di ruolo della serie e in quanto tale non sconvolge equilibri oramai ultra consolidati. All'interno del castello il gameplay è tridimensionale e si muovono entrambi gli eroi assieme. Come al solito i due vanno fatti saltare separatamente e questo permette, unitamente a diverse trovate in fatto di level design, di creare soluzioni platform che si affiancano ai classici scontri a turni e all'esplorazione.
Quando Mario si proietta nei sogni del fratello, invece, grafica e giocabilità perdono una dimensione e la visuale scorre lateralmente. Una soluzione già vista in Viaggio al Centro di Browser, nel 2009 su Nintendo DS. Come accade realmente, però, nel sonno non ci sono limiti a ciò che può accadere ed è qui che Luigi dispone di speciali poteri chiamati fantasiosamente Luiginary. Si tratta di abilità, una per ciascun Pi'illo ritrovato, che ci fanno interagire con la figura di Luigi addormentato che viene rappresentata nello schermo touch, così da modificare quanto accade nel livello vero e proprio.
Il primo Luiginary che troviamo lo fa diventare un gigantesco totem, i cui baffi possono essere allungati al punto da acchiappare Mario e scaraventarlo in angoli dello schema altrimenti irraggiungibili. Un altro ci chiede di farlo starnutire per modificare elementi dell'ambientazione. È una trovata niente male anche se queste sessioni, almeno quelle viste, restano piuttosto limitate e non aggiungono nulla di rivoluzionario. Ci auguriamo che andando avanti se ne presentino delle altre, magari più articolate oppure che vengano usate assieme durante il medesimo sogno per creare situazioni complesse.